Scorrendo la lista dei giocatori con il maggiore minutaggio, emerge un dato comunque noto e quindi non sorprendente, ma significativo per provare a spiegare il momento difficile dopo l’umiliante resa di Venezia.

In pratica nel corso di questa stagione lunga per ora 35 gare, Tesser, nel suo undici titolare, si è affidato quasi al 70-80% agli uomini della serie C, con Falcinelli e Diaw gli unici tra i nuovi in grado di garantire un contributo abbastanza continuo.

E’ doveroso sottolineare questo aspetto perchè il Modena visto a Venezia, ma anche nel recente prima tempo con la Spal, appare in riserva di energia. Da una parte un gruppo di uomini spremuto al massimo, dall’altra un nucleo sostanzioso di calciatori inseriti nella rosa della serie B i quali hanno avuto un ruolo marginale.

Gli infortuni, va detto, hanno anche condizionato le scelte del mister (vedi Poli, anche se ha impiegato tre mesi per entrare in condizione, Cittadini e Battistella) ma in generale dai 14 nuovi arrivati tra estate e inverno (compresi Gargiulo che ha chiesto a gennaio di andare via e Marsura ritenuto inadatto al progetto tecnico) il Modena ha ricevuto molto meno di quanto si aspettasse.

L’urgenza oggi è quella di conquistare un paio di punti per chiudere la pratica salvezza.

Tesser insisterà sul nucleo storico, o proverà ad attingere dalla panchina, spesso ignorata se non per dei cambi nel corso della gare, quelle energie per chiudere una stagione, fino ad oggi buona, senza affanno?

Questo aspetto dei due gruppi ben distinti, sarà comunque oggetto di riflessioni a bocce ferme quando arriverà il momento di pianficare il futuro.

Da un lato c’è da dire che se il Modena ha oggi 44 punti in 35 partite lo deve in buona parte a giocatori che hanno vinto la C e che si sono dimostrati all’altezza. Quindi merito di chi li ha presi e di chi li ha fatti crescere.

Ma dall’altro se inserisci ben 14 elementi utilizzati solo in casi di emergenza, qualcosa non ha funzionato.Si ha l’impressione che dal punto di vista calcistico Tesser e il d.s.
Vaira parlino lingue diverse. E forse, per questo motivo, le loro
strade potrebbero dividersi

Sezione: Editoriale / Data: Mar 02 maggio 2023 alle 17:23
Autore: Paolo Reggianini
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