La ricetta sarebbe quella giusta se applicata con maggiore continuità. Cattiveria agonistica, grande attenzione alla fase difensiva e capacità nello sfruttare al massimo anche un paio di occasioni da gol.

Tutto ciò è si è verificato in modo praticamente perfetto nella vittoriosa trasferta di Parma.

Il Modena aveva quanto mai bisogno di punti salvezza, certo si poteva sperare di fare il colpo grosso al Tardini, ma era solo una ipotesi non semplice da cavalcare.

Prima considerazione. Nell’undici titolare ben nove avevano fatto parte della squadra che ha vinto la C. Al di là delle valutazioni sui nuovi che avranno modo di dare il loro contributo, Tesser continua fidarsi soprattutto dei ‘suoi’ uomini, quelli che l’hanno reso imbattibile nella lotta per arrivare in B, a conferma che se è il gruppo è  ‘sano’ e compatto, anche il cambio di categoria può essere affrontato con buoni risultati.

Seconda considerazione. Il Modena ha subito solo gol su calcio di rigore per una ingenuità, rigore non proprio solare. Ma nessuno su azione. E questo è un aspetto non trascurabile per una squadra che quasi sempre incassa almeno una rete dall’avversario. Tutta la squadra si è sbattuta per garantire copertura alla fase difensiva e questo è un notevole passo in avanti.

Terza considerazione. L’indisponibilità di Diaw, ha costretto Tesser a schierare Bonfanti come punta avanzata. E il giovane bomber ha risposto presente con un gran gol in una delle due occasioni in cui il Modena ha concluso nello specchio della porta. E poi c’è Falcinelli, definito un ‘problema’ nelle ultime nostre considerazioni, che invece ha giocato la sua migliore gara da quando è a Modena. E poi c’era l’altro problema: Tremolada. Criticato quasi da tutti, ma quando è in giornata, come sabato, è capace di inventarsi degli assist che fanno parte solo del repertorio di un giocatore di eccelsa qualità. Dovrebbe essere più continuo, ma forse questo spiega perché un talento del genere fatica spesso ad emergere in questo torneo.

Quarta considerazione. Non abbiamo mai notato fino ad ora un Modena così tignoso, agonisticamente cattivo, pronto a lottare su tutti i palloni correndo anche dei rischi. E qui un merito lo ha il mister. Se un giocatore sbaglia un gol davanti alla porta, l’allenatore poco può fare. Ma se una squadra si presenta in campo così determinata, un merito lo deve pur avere il tecnico. 

Quinta considerazione. Vincendo a Parma ora i canarini potranno presentarsi a Ferrara senza avere l’acqua alla gola. Da verificare se sarà un bene o un male

Sezione: Editoriale / Data: Lun 28 novembre 2022 alle 12:06
Autore: Paolo Reggianini
vedi letture
Print