La stagione del Modena ha preso una brutta piega. Abituato fino a due settimane fa a vincere o perdere, con i primi due pareggi, le conseguenze si leggono nella classifica.
La fase calante è sotto gli occhi di tutti. La partita con il Perugia ha evidenziato la scarsa qualità del gioco e la mancanza di idee nel provare a sfruttare il fattore campo contro l’ultima, senza mai creare serie occasioni da gol.
Fase calante iniziata nel secondo tempo di Pisa e proseguita con il Palermo, Cittadella e Perugia, un mini ciclo che ha portato appena 2 punti. Magra consolazione non aver perso due scontri diretti con Cittadella e Perugia.
Non ci sono segnali di crescita. Tesser continua a mischiare le carte, ma continuano a latitare gli uomini che avrebbero dovuto fare la differenza.
Un problema di non facile soluzione si chiama Falcinelli, il più pagato nella rosa, che continua ad offrire prestazioni a dir poco deludenti. Spesso spalle alla porta a fare sportellate con gli avversari, lontano dall’area avversaria, non vede mai la porta e quando la vede, come col Palermo, sbaglia. Puntuale la sua sostituzione e quando entra Marsura (mai Giovannini, ormai destinato ad essere ceduto a gennaio se il mister non lo vede proprio) le cose non migliorano. Anzi. Sintomatico il raffronto del minutaggio tra Marsura e Giovannini: il primo impiegato (8 gare su 9 convocazioni) 244’ in campo (media 30’); il secondo (6 gare su 13 convocazioni) 117’ (media 19,5’). Insomma Marsura per Tesser è decisamente migliore di Giovannini.
E poi ci sono quelli rimasti. Il gol segnato da Tremolada non cambia il giudizio su un giocatore spesso impalpabile. Azzi vive un momento difficile, ma essendo uno dei pochi in grado di saltare l’uomo, dovrebbe essere messo nelle condizioni anche tattiche per dare una mano sostanziosa ad un attacco sterile. Ma su quest’ultimo punto, non c’è da meravigliarsi: basta vedere i gol segnati in questi anni dai nostri attaccanti per capire quanto siano state sbagliate le valutazione in sede di mercato.
All’inizio il Modena creava anche tre-quattro palle gol a partita, segnava sempre poco, ma creava. Oggi, come chiariscono le ultime gare, la produzione di azioni offensive di rilievo si è quasi azzerata.
Tesser ultimamente sta cambiando più del solito, sintomo evidente che anche lui avverte le difficoltà del momento. Un nuovo allenatore con questa rosa, non porterebbe da nessuna parte. Tesser ha la responsabilità di avere avallato la campagna acquisti e vendite, Vaira di aver fallito, ad oggi, quasi tutti i nuovi acquisti.
Adesso con 14 punti in 13 gare, diventa quasi un obbligo, per rivedere la luce al giro di boa, conquistare 8 punti nelle prossime 6 per raggiungere una quota rassicurante. Fare meno vorrà dire non migliorare la situazione.
Di queste sei gare, quattro saranno in trasferta (Parma, Spal, Bari, Bolzano) e due in casa (Venezia e Benevento). Un dato statistico: il Modena è tra le squadre di B ad avere conquistato meno punti in trasferta. C’è da invertire la rotta.
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