Per la prima volta si è raccontato in un’intervista Filippo Cilia, ormai volto noto della curva Montagnani, grazie alle foto stupende che da qualche mese scatta ai tifosi (e non solo) durante ogni partita al Braglia.
Innanzitutto raccontati, chi è Filippo Cilia?
"Sono un ragazzo di 27 anni, mi piace definirmi ancora ragazzo…Mi sono diplomato al liceo scientifico di Mirandola, paesino nel quale sono nato e vivo tuttora. Dopo il liceo ho iniziato a lavorare e allo stesso tempo ho intrapreso la carriera universitaria. Mi sono laureato in triennale presso la facoltà di economia di Marco Biagi con sede a Modena proprio dietro lo stadio, indirizzo Economia e finanza. Dopo ho deciso di continuare gli studi e adesso attualmente sono iscritto alla magistrale, facoltà di Marketing e comunicazione d'impresa presso l’Ateneo di Verona. Non ho ancora finito gli studi perché una volta laureato in triennale ho deciso di iniziare a lavorare full time. Ho iniziato il mio lavoro presso una concessionaria della zona, il primo anno e mezzo di università sono riuscito a dare quasi tutti gli esami, poi però c'è stato un periodo in cui non riuscivo più a sostenerne altri. Ero un consulente alle vendite, lavoravo in salone dal lunedì al sabato, compreso anche qualche straordinario, la giornata lavorativa era molto lunga. Così a luglio 2022 mi sono licenziato e ho trovato lavoro presso una società di servizi con sede a Mirandola. Da quando ho cambiato impiego sono riuscito a ritornare sugli studi, e adesso mi mancano due esami alla laurea"
Come nasce la passione per il Modena?
"È nata circa due anni fa, perchè il papà della mia compagna è un tifoso accanito del Modena, lo tifa davvero da una vita. Ho iniziato a guardare il Modena su Eleven Sports, quando era in serie C: lavorando dal lunedì al sabato quando ero in concessionaria, facevo fatica ad andare allo stadio. Sono andato comunque due-tre volte al Braglia e mi sono fin da subito appassionato al Modena, entrare in curva per me è stata da subito un’emozione. Il calore dei tifosi e l’amore che c'è per questa squadra penso siano qualcosa di veramente unico, raro e speciale. Quando ho cambiato lavoro, cioè da luglio 2022, ho il weekend libero e riesco ad esserci alle partite casalinghe. Inoltre il primo ricordo che ho legato al calcio è inerente ai gialli, mio zio mi portò da piccolo al Braglia assieme a mio cugino"
E la passione per la fotografia?
"Anche questa è nata circa un anno e mezzo fa. Io nasco come astro fotografo, cioè mi piace fotografare il cielo e i corpi celesti. Qui a casa attualmente ho un telescopio professionale, che mi consente di vedere in osservazione dal vivo pianeti come Giove, Saturno, Venere… Invece la passione per la fotografia a soggetti come persone o elementi architettonici nasce proprio quest'inverno. Durante la stagione invernale i pianeti sono poco visibili, per via della nebbia e delle forti turbolenza atmosferiche. Essendo già in possesso di una macchina fotografica mirrorless, una Canon che utilizzavo attaccata al telescopio, mi sono deciso a comprare degli obiettivi per fotografare persone, azioni, sport, strutture architettoniche…E mi sono detto: perché non portarla allo stadio?"
Che rapporto c'è con i tifosi? Ormai in curva ti conoscono no?
"Il rapporto coi tifosi ha subito delle evoluzioni, allo stadio le primissime volte con la macchina fotografica nessuno sapeva chi fossi e cosa facessi. Quando ho iniziato a pubblicare le foto di qualche tifoso, e soprattutto un reel, dove si vede che sto scattando una foto, da allora le persone hanno iniziato maggiormente a conoscermi. Le volte successive che mi sono recato allo stadio mi fermavano addirittura facendomi i complimenti: per me è stata, ed è, la soddisfazione più grande. Io nasco come tifoso e mi reputo tale prima di essere un fotografo. Avere dei feedback positivi da parte dei tifosi è stata una soddisfazione e mi ha dato una carica in più. Ne approfitto per dire alla gente che mi devono fermare per le foto, a me fa sempre molto piacere. Io a volte sono timido e in più giustamente in curva non tutti amano essere fotografati…"
Ti piacerebbe in futuro diventare un fotografo ufficiale del club? In quel caso porteresti ancora contenuti sui tifosi?
"Il mio sogno più grande sarebbe almeno una volta nella vita riuscire a fotografare i calciatori del Modena da bordo campo. Io porto principalmente dei contenuti sui tifosi, ma ho portato anche qualche contenuto sui calciatori. A bordo campo non ci son mai stato, però sono convinto che non sia la stessa cosa di stare in curva in mezzo alla gente. Diventare un fotografo ufficiale del club sarebbe davvero un sogno, ma nel settore della fotografia c'è moltissima competizione e i posti sono davvero pochi, mi piace comunque restare coi piedi per terra. Detto questo sì mi piacerebbe fotografare a bordo campo, ma non vorrei avere l'obbligo di farlo tutte le volte perché comunque essere in curva regala bellissime emozioni"
C’è una tua foto che ti è rimasta più impressa?
"Quella alla quale sono più legato emotivamente è la foto che scattai a Gagno, che ha utilizzato come foto profilo su Instagram. È stato il primo feedback che ho avuto dai calciatori. Ero in casa con la mia compagna, quando ho visto che Riccardo l’aveva messa come foto profilo ho fatto i saldi di gioia sul divano. A ventisette anni saltavo sul divano come se fosse un bimbo di tre. Io tra l’altro stimo tanto Gagno, per me è un grandissimo portiere per la Serie B. Quella foto ha dato inizio a tutto, mi ha motivato e caricato, mi ha fatto capire che potevo essere apprezzato"
Hai un messaggio per i tifosi?
"Ci tenevo a ringraziarvi tutti, mi fa piacere che in tanti mi scrivano anche i direct per complimentarsi delle foto. Mi chiedete anche in tanti di esserci nelle trasferte, ma per ora faccio fatica a farle per via del lavoro e degli studi. Poi proprio perché per il momento è puramente una passione"
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