Esprimo un pensiero profondo di vicinanza alla popolazione dell’Emilia Romagna".

Il Sudtirol? Lo scorso anno festeggiamo la Supercoppa, quest’anno invece abbiamo raggiunto il nostro scopo. Domani si giocherà per fare contenti i nostri tifosi.

Le notizie? Non è un segreto, qualcuno ha fatto lo scoop. Mi state facendo da procuratori, proponendomi ad altre squadre. Sarebbe stato meglio che non uscissero, ma ormai non mi meraviglio. Mi dispiace, ma in settimana ho cercato di lavorare al meglio coi ragazzi. Ho parlato con la proprietà, vedremo come andrà a finire. Ho la massima stima nei confronti della proprietà. Ogni decisione verrà condivisa con il massimo rispetto.

Il Benevento? E’ stato un campionato molto importante, di grande difficoltà. Sabato, dopo aver raggiunto la salvezza, abbiamo avuto l’occasione, ma senza prenderla. E’ altrettanto evidente che daremo un messaggio sbagliato dire che puntavamo i play-off. Quest’anno il nostro obiettivo era la salvezza, e l’abbiamo raggiunta con largo anticipo.

Gli acciacchi? Abbiamo qualche problema in più per domani. Strizzolo e Ferrarini sono out, e anche altre situazioni legate a Diaw e Silvestri. Gli altri stanno bene. Non vorrei avere avuto questi problemi, ma non dev’essere una scusante. Abbiamo voglia di fare una grande partita, per chiudere la stagione nel migliore dei modi, davanti ai nostri tifosi.

La non conferma? Ne parleremo quando ci sarà l’ufficialità. Ringrazio la famiglia Rivetti di avermi dato questa possibilità. Per me indossare la maglia è importante, perché mi fa sentire parte della comunità. Spero di averlo fatto nel miglior modo possibile, insieme al mio staff, coi giocatori, per dare grande soddisfazioni. In questi due anni ho regalato grandi soddisfazioni, primo anno promozione centrata, Supercoppa vinta; secondo anno, salvezza raggiunta, mai sconfitto nei derby, 5 vittorie e 4 pareggi. Questi sono i numeri. Ho sempre vestito la maglia con grande orgoglio.

La salvezza festeggiata poco? Non credo. Passeggiando per il centro la gente mi ha ringraziato. Non c’era da festeggiare, ma essere felici per aver raggiunto l’obiettivo. Dopo Bari si è aperta una finestra, ma in quel caso siamo stati meno bravi.

La non conferma? I miei rapporti con la società sono e rimarranno ottimi, qualunque sia la loro scelta. Non sono di primo pelo in questo modo, e mi sono accorto di certe cose. Aspetto una comunicazione da parte della società, che ad oggi non è arrivata.

Il campionato come il Sudtirol? Si può sempre migliorare. Quello che ha fatto il Sudtirol l’ho provato sulla mia pelle al Pordenone, quando arrivai quarto e persi la semifinale play-off con rammarico. Si tratta dell'eccezione non della normalità, che è quello che abbiamo vissuto qui a Modena. Nei miei 12 campionati di serie B l’ho visto due volte. Il Sudtirol è stata un'anomalia, come vedere squadre blasonate retrocedere.

Ricostruire la squadra? Ho sempre detto ai giocatori che cerco di mettere in campo la miglior formazione possibile: nessuna preclusione o regali. Mi sono sempre basato sul campo. Faccio l’esempio di Gargiulo: quando è stato bene ha sempre giocato. Noi siamo una grande famiglia, ed io cerco di fare quello che credo. Ho sempre potuto lavorare liberamente, e so quello che ho portato a casa: la salvezza con tre giornate d’anticipo. Durante l’anno abbiamo avuto tanti problemi fisici, non siamo la rosa del Benevento. I giovani hanno giocato tanto, più di 20 partite a testa. Nella mia carriera ne ho valorizzati tanti di giovani, da Castrovilli, a Galloppa fino ad Insigne al Benevento. Sono felice di aver indossato questa maglia, che sia l’ultima volta o no, sono onorato di aver lavorato con questo gruppo". 

Sezione: News / Data: Gio 18 maggio 2023 alle 13:10
Autore: Mattia Amaduzzi
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