Dalla pianura rotola verso il mare questa voglia di Serie A che vibra da Modena fino a Cesena. Emilia e Romagna s’abbracciano felici in vetta alla Serie B, rispolverando l’ego di due piazze storiche che inseguono il grande salto, con argomenti finalmente solidi, dopo lunghe stagioni di oblio. Il Cesena manca dalla Serie A da 10 anni, Il Modena addirittura da 21. Sarà l’anno buono? L’incipit induce all’ottimismo, dopo un avvio bruciante, pompato da due progetti simili e differenti al tempo stesso. Entrambe hanno rifondato, smussando i limiti recenti, squadernando in campo più o meno lo stesso modulo: difesa a tre, centrocampo a cinque e due attaccanti. Diversa invece la genesi in panchina: il Cesena s’è tenuto stretto Mignani, mentre il Modena ha dato le chiavi a Sottil, lo stratega del nuovo corso vincente. Proprietà straniera per i romagnoli, italianissima quella degli emiliani con la famiglia Rivetti, che non ha mai nascosto le proprie ambizioni.

Qui Modena

L’undicesimo posto della scorsa stagione (il risultato peggiore dell’era Rivetti), con tanto di crollo finale, ha prodotto un fastidioso mal di pancia che ha spinto la proprietà a una rifondazione tecnica. Così il ds Catellani e Matteo Rivetti, figlio del presidente Carlo, si sono messi all’opera. Il ribaltone è partito da una difesa titolare tutta nuova che con due gol subiti è seconda solo a quella del Palermo. Nella linea a cinque di centrocampo spiccano i due esterni, spesso decisivi: Zampano arrivato dal Venezia e Zanimacchia prelevato in prestito dalla Cremonese, capaci di esaltare il gioco di Sottil e di una squadra costantemente votata all’attacco. Il Modena produce tantissimo, anche più di quel che fattura che comunque non è poco. Si tratta della squadra più prolifica della B (9 gol), con gli attaccanti tutti confermati: Caso, Defrel, Mendes e il bomber Gliozzi (tre gol). In quattro per un posto, perché dietro alla punta agisce Di Mariano, prelevato dal Palermo, a cui è stato venduto il gioiello Palumbo. Una scelta forte che per ora sta pagando, visto che la carestia offensiva della passata stagione, praticamente con gli stessi interpreti, è solo un ricordo. Dietro c’è poi una società che ha deciso di strutturarsi a tutti i livelli. Dopo la foresteria per il vivaio, sta nascendo pure un centro sportivo a Nonantola, il Nido, che il club non ha mai avuto. È la primavera gialloblù, che si riflette sul campo, esaltando una piazza che torna a pensare in grande. "A me e ai miei ragazzi il compito di riaccendere il fuoco a Modena", aveva detto Sottil in estate. Per ora ci sta riuscendo.

Sezione: Serie B / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 11:50 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Antonio Vistocco
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