Andrea Vanoli ha inquadrato la gara di domani del Venezia contro il Modena. Queste le sue parole in conferenza stampa.

“Penso che sia giusto lavorare con un’atmosfera diversa, i ragazzi se lo meritano, anche oggi però gli ho detto che se non facciamo la grande prestazione domani è come aver buttato via i sei punti fatti. Penso che ne siamo consapevoli nonostante il nostro umore. Affrontiamo una squadra che sta altrettanto bene e che viene da un risultato importante in un derby. Dovremo fare una gara umile sapendo chi andiamo a incontrare”.

TVS Giuseppe Malaguti – Che Modena ti aspetti? Tremolada pericolo principale senza Diaw?

“Penso il potenziale si sia visto nel derby, è una squadra allenata bene da un tecnico esperto della categoria, che gioca molto in verticale e quindi dovremo stare attenti soprattutto sulle preventive. Non ci sarà Diaw ma Bonfanti è da tenere d'occhio, lo conosco perché ho avuto il piacere da allenarlo. E’ una Serie B dove nessuna squadra può essere sottovalutata”.

Possibile turnover?

“Ho la fortuna di avere una rosa ampia, sicuramente ci penserò fino all’ultimo, chi avrà la chance di scendere in campo si dovrà guadagnare il posto perché c’è sempre chi spinge dietro per avere minuti. I sei punti sono frutto anche di questo. E’ la prima volta che mi succede di giocare una gara dopo due giorni, ma non ci sono alibi perché vale per tutti e rispetto al Modena abbiamo avuto un giorno in più di riposo, quindi non possiamo avere scuse”.

La svolta:

“Questi ragazzi da una parte mi hanno sorpreso, da quando sono arrivato devo dire che ogni giorno hanno fatto qualcosa per migliorarsi, gli faccio un plauso. La fortuna si va a cercare e alla fine arrivano questi sei punti. Sono ragazzi disponibili, che hanno voglia. Se ho scelto Venezia è perché ho visto potenzialità. Per l’infermeria c’è solo da valutare Joronen, per me è un portiere importante, vedremo se sarà già spendibile per questa gara o per la prossima”.

Pohjanpalo ha cambiato passo:

“Le qualità di Pohjanpalo non le scopro io, l’ho detto anche dopo la partita, quando sei capitano della Finlandia qualcosa lo hai. Un giocatore importante, sono fortunato ad averlo. Però ho allenato tanti grandi giocatori, sicuramente forse ho trovato la chiave per farlo esprimere al meglio, i meriti però oltre che all’allenatore vanno al giocatore e alla squadra, Pohjanpalo oltre ai gol è un giocatore che si sacrifica per la squadra. Vedere un giocatore del suo calibro che si sacrifica così per la squadra dev’essere preso come esempio da parte di tutti”.

In diversi giocatori sembrano aver cambiato ritmo:

“Giustamente quando cambi allenatore si pensa sempre che l’allenatore che arriva dia qualcosa in più. Sono venuto perché vedo delle qualità, poi giustamente ognuno ha il suo metodo di lavoro e la sua chiave per far rendere i ragazzi al massimo. Mi fa piacere che alcuni giocatori siano cambiati, ma mi aspetto ancora di più, che Johnsen determini ancora di più, che Busio e Tessmann diano di più. Li elogio ma non mi devo fermare, penso che lavorando possano dare sempre di più, anche perché parliamo di ragazzi giovani”.

La gara di domani:

“La B è un campionato difficile, va a tappe, è lungo, se domani fai una brutta partita magari ti ritrovi ancora ultimo, non ne siamo ancora usciti. Dobbiamo guardare gara per gara, per noi è un piccolo Mondiale, abbiamo fatto sei punti, ma se perdi la prossima sei eliminato, se domani fai punti riparti da zero e sarebbe un peccato, non un dramma, ma un peccato. I punti sono arrivati perché c’era unione di intenti, vedo gente che non ho ancora messo in campo spingere tanto, dobbiamo continuare così”.

Hai anche tu la sensazione che il vento sia cambiato?

“In verità sì, grazie anche al lavoro del mio staff anche, che è stato importante, e grazie alla società che mi ha appoggiato anche con l’avvento del nuovo direttore sportivo che sarà punto di riferimento importante anche per i giocatori, tutti questi piccoli passi avanti hanno permesso un miglioramento. Ancora piccolo però per quanto mette a disposizione questa società. Dovremo mantenere la testa bassa, ci saranno delle difficoltà, ma se resti unito le difficoltà le superi più facilmente”.

AntonellI?

“E’ un direttore sportivo che come me ha fatto molta gavetta, ha portato il Monza dalla D alla A, è un ds importante, ho il piacere di lavorarci insieme, ci siamo già confrontati e come me lavora 24 ore su 24”.

Qual è la situazione di Cuisance?

“Penso sia un giocatore che ha passato un periodo negativo, si sta comportando bene, si sta allenando bene, fa parte di questo gruppo. Non perché ha la dieci sulle spalle deve essere anche titolare, deve imparare a capire, e lo sta capendo, che arriverà anche il suo momento. Quando arriverà il suo momento dovrà essere bravo, come capitato ad altri, a guadagnarsi il posto. Penso lo stia capendo, sappiamo tutti che ha potenzialità, ma come gli ho detto in faccia è anni che si parla delle sue potenzialità. Se è un ragazzo intelligente e capisce penso che questo momento lo possa aiutare, tutti i momenti difficili se li superi possono aiutarti a diventare più forte, lui ha come vantaggio qualità importanti”.

Ruolo di Cuisance?

“Cuisance per me è una mezzala, ha quelle caratteristiche e secondo me ha tutti i mezzi per fare quel ruolo lì. Normale che sia più offensivo che difensivo ma questo fa parte delle caratteristiche del giocatore. Da quel punto di vista ha grandissime potenzialità e credo che su questo siamo tutti d’accordo”.

Portiere per domani?

“Vedremo come sta Joronen, altrimenti gioca Bertinato. Dico solo che la seconda partita è sempre la più difficile. Mi vanno bene gli elogi, ma se dovesse giocare la seconda gara è sempre la più difficile, il ragazzo si è meritato tutto, quello che mi ha dato fastidio è che avete ricordato chi l’ha trovato, chi lo ha allenato in passato, ma non avete menzionato il mio preparatore dei portieri che mi ha subito detto che è bravo e che poteva giocare. Penso che Zuccher abbia dimostrato ancora una volta la capacità di far crescere grandi portieri”.

Bertinato:

“Ho lavorato tanto con i giovani, a volte come successo a Bruno serve tempo per crescere. Da quando sono arrivato Maenpaa dopo Como è stato fermo due settimane e insieme a Zuccher abbiamo avuto grandi risposte da Bertinato, quindi non ho avuto paura a farlo giocare, il mio titolare so chi è, perché quello che ha fatto Joronen a Palermo non va dimenticato, oggi ho la fortuna di avere due portieri importanti, Joronen lo ha dimostrato per tanto tempo, ora Bruno deve stare sul pezzo”.

Sezione: L'Avversario / Data: Mer 07 dicembre 2022 alle 18:40 / Fonte: tuttoveneziasport.it
Autore: Antonio Vistocco
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