Per il Bari è la vigilia di una nuova era. Domani, infatti, Pasquale Marino farà il suo esordio sulla panchina biancorossa, nella partita in programma alle 14 contro il Modena. Intervenuto in conferenza stampa, l'allenatore ha parlato della sua idea tattica: “Stiamo cercando di lavorare, facendo cambiamenti senza stravolgere più di tanto. Proveremo a dare continuità, anche se con delle idee diverse da quelle che c’erano prima. Quanto è vicino questo Bari alla mia idea di calcio? Lo saprò dire domani dopo la gara, in allenamento c’è tanta applicazione ma la dovremo mettere in pratica, nei calciatori vedo voglia di fare”.

Marino ha proseguito: “La piazza si aspettava di più rispetto a quello che c’è stato fino ad ora, loro devono essere liberi con la testa perché sono i primi ad essere dispiaciuti. Stanno cercando di applicarsi ma questa non deve essere un’arma a doppio taglio, la troppa voglia di fare ogni tanto ti può frenare. Devono sentirsi liberi di verticalizzare e fare giocate più complicate del solito”.

Ancora sull'idea tattica: "Le scelte le faccio in base a come i calciatori si allenano, mi affido a chi vedo meglio. L'attacco? Dobbiamo lavorarci, determinati movimenti devono diventare automatismi. Serve sviluppare il massimo della velocità e cercare le giocate per favorire i nostri attaccanti, cercare l'ampiezza e arrivare sulla linea di fondo per mettere i palloni. Lo sviluppo deve essere il più veloce possibile".

Il tecnico è tornato ancora sull'atteggiamento della squadra: "Non è importante difendere più alti o bassi, ma coprire gli spazi. L'aggressività va fatta in maniera coordinata, quando si conquista palla verticalizzare per gli attaccanti, mentre quando gli avversari difendono più bassi bisogna far circolare la sfera per trovare i varchi giusti. Serve ferocia nella riconquista, che deve trasformarsi quando si è in possesso per essere ragionatori. La squadra cerca di lavorare per migliorarsi, poi magari l'intensità può mancare perché alcuni calciatori devono trovare la giusta condizione fisica. Bisogna fare anche delle esercitazioni, perché se si lavora in una certa maniera serve restare su ritmi alti. Ho visto che c'è un gruppo che vuole migliorarsi, anche in allenamento punta a vincere le partitine".

Sul modulo: ​“I numeri sono statici, noi ci dobbiamo muovere. Da 4-3-3 a 4-3-2-1 cambia poco, magari gli attaccanti partono larghi ma poi nei movimenti devono venire dentro al campo, oppure viceversa. L’atteggiamento deve essere sempre lo stesso”

Sezione: L'Avversario / Data: Ven 20 ottobre 2023 alle 15:49 / Fonte: tuttobari.com
Autore: Antonio Vistocco
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