Vigilia di un derby che non si è disputato negli ultimi due campionati e che il Cesena non vince dal 2019: l’aria comincia a farsi elettrica. Si arriva da una settimana di sosta per le nazionali, occasione che consente al tecnico Michele Mignani, intervenuto nella classica conferenza stampa pre-match, di fare un primo resoconto relativamente alle prime gare di campionato: “La squadra ha mantenuto più della metà dei giocatori dello scorso anno che avevano già una certa identità e mentalità, alla quale poi sono stati aggiunti giocatori adatti a dare seguito a quello che era il percorso iniziato lo scorso anno. Bisogna sempre guardare avanti e pensare a fare le cose giuste.
Onestamente ero curioso anch’io ad inizio campionato di capire quanto ci sarebbe voluto per mettere tutti insieme, probabilmente siamo andati più veloci del previsto... però dobbiamo dare continuità a questa crescita cercando di portare, all’interno delle prestazioni, le cose fatte bene per più tempo possibile”.
A far visita il Cavalluccio saranno i rivali del Modena, ricchi di ex sia per quanto riguarda la guida tecnica (Bisoli ed il suo vice Giuseppe Angelini) sia nella rosa (Caldara e Defrel su tutti): “Sarà una gara tostissima, prima di tutto perché non esiste in questo campionato una gara che non sia difficilissima; poi perché il Modena è al terzo anno in Serie B e piazza, squadra e società hanno grandissime ambizioni. Non credo che si accontentino di fare un campionato di media classifica. Hanno un allenatore molto esperto e che sa come vincere i campionati, come ha fatto proprio qui a Cesena.
Mi aspetto una gara aperta ed equilibrata: hanno tanti giocatori offensivi e penso che non staranno a guardare noi... poi le partite cambiano in funzione degli episodi quindi, nel caso in cui una delle due squadre dovesse sbloccare il risultato, verosimilmente la partita diventerebbe ancora più aperta; se invece il risultato dovesse rimanere in parità, potrebbe venire fuori una partita un po’ più studiata.
Chi temo in particolare? Faccio il nome di Abiuso, solo perché era un ragazzo giovanissimo che io feci esordire, poi passò all’Inter. È un ragazzo di cui ho seguito la carriera ed è molto promettente”.
Nonostante il riposo forzato causato dalla sosta, una manciata di calciatori sono stati impegnati con le rispettive nazionali tanto da svolgere a malapena un paio di allenamenti con la squadra: “Ad oggi manca solo Saber, però è chiaro la Lega dovrebbe anche tener conto delle squadre che hanno dei ragazzi convocati in Nazionale... noi abbiamo avuto cinque giocatori fuori eppure giochiamo in anticipo. Kargbo è arrivato ieri sera in Italia e lo vedremo per la prima volta oggi. Shpendi sta bene ed è disponibile”.
Ritrova una sua ex squadra anche l’attuale tecnico dei bianconeri, il quale ha guidato i canarini per due stagioni (subentrato a novembre 2019 fino all’estate 2021): “Di Modena ho un ricordo meraviglioso: sono stato con una società meravigliosa che adesso non c’è più e ricordo l’allora presidente Romano Sghedoni con grande affetto. Ho un ottimo ricordo della piazza e dei ragazzi che ho allenato, alcuni dei quali giocano ancora a Modena”.
Autore: Antonio Vistocco
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