Riccardo Gagno è stato ospite di Dazn Talks, programma condotto da Ilaria Alesso e Maria Pia Beltran. 

Non si poteva non partire dal gol contro l’Imolese: “Un po’ mi ha stancato parlarne… Mi porto il ricordo, è stata una follia che è difficile da descrivere. Ho tatuato la data, resta un momento indimenticabile”.

"Come preparo i rigori? Quando andiamo in ritiro ci troviamo nella sala riunioni e studiamo i video dei giocatori avversari, su rigori, punizioni, azioni personali…Poi comunque si va molto ad intuito"

"Idolo? Mia zia mi portava sempre a vedere l’Inter e c’era Julio Cesar, impazzivo per lui. Anche se l’idolo resta Buffon, che ho anche incontrato a Parma e mi ha fatto una bella dedica"

"Studio altri portieri? Non guardo tante partite. Seguo la Serie B, la Champions e il Milan, perché ci gioca Tonali che è un mio amico. Non tifo nessuna squadra, da piccolo simpatizzavo Juve per mio padre, ma a casa tutti gli altri sono interisti"

"Fifa? Ci gioco un paio di ore al giorno. E ho diminuito molto, prima ci passavo anche sei ore! Mentre gioco alla play sono collegato con i miei amici, tra cui Tonali, ci sentiamo in cuffia e parliamo tanto"

"Serie B? È il campionato che mi aspettavo, duro e con squadre ben attrezzate. Noi comunque siamo lì, molto vicini ai playoff e in linea con le aspettative"

"Messi o Cr7? Due grandi campioni, non c’è da scegliere"

"Top 3 portieri del Mondiale? Martinez, Bounou e Szczesny"

"E in Serie A? Il più forte è Maignan, poi mi piace molto Vicario. Onana? Un buon portiere, ma ci sono altri italiani simili"

"Restare concentrato tutti i 90'? Quando sei poco coinvolto è fondamentale il fattore mentale, per non distrarmi parlo molto. È un aspetto su cui ho lavorato di recente"

"Scaramanzie? Prima di andare in ritiro faccio sempre una doccia. Ma ci sono compagni molto più scaramantici"

"Maglia rosa? È un colore che mi piaceva già, lo portavano Alisson e Ederson. In quattro anni a Modena avevo sempre indossato maglie verdi, mi avevano stancato. 

"Canestro al Braglia? Sì, l’ho fatto mettere io. Subito non volevano prenderlo, ho dovuto stressare l’anima a tutti! Lo utilizziamo ogni tanto per sfide di tiri"

"Tatuaggi? Mi piacciono molto i film sulla guerra. Ho tatuato elementi in tema come aerei, un aviatore, la maschera antigas e i papaveri"

"Perché fare il portiere? Ti deve piacere assumerti le responsabilità. A me all’inizio non piaceva, il mio allenatore a Montebelluna mi faceva lavorare tantissimo e con il passare del tempo sono migliorato e ho apprezzato il ruolo sempre di più"

"Spogliatoio? Ci divertiamo molto, sembra una festa ogni giorno. Sono cose che aiutano, piuttosto che stare tutti al telefono e non parlarsi… Ho legato di più con i miei coetanei, Duca, Mosti, Oukhadda. Ma anche con Narciso e Pergreffi, che sono in squadra con me da tanto"

Sezione: News / Data: Gio 26 gennaio 2023 alle 16:15
Autore: Jacopo Mazza
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